Infermiera del 118 abbandona il lavoro per mobbing, turni pesanti e aggressioni

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Dopo anni di servizio, un’infermiera del 118 di Salerno si dimette denunciando violenze, mobbing e condizioni di lavoro insostenibili. Il caso riaccende il dibattito sulle difficoltà del personale sanitario in emergenza.

Un’infermiera del 118 di Salerno ha deciso di lasciare il lavoro a causa di un clima lavorativo insostenibile, segnato da aggressioni, mobbing, disorganizzazione e turni massacranti. La sua decisione, resa pubblica attraverso una lettera di dimissioni, ha acceso i riflettori su una situazione che coinvolge molti operatori sanitari italiani, spesso costretti a lavorare in condizioni estremamente difficili.

Un Addio per Sopravvivere

Nella sua lettera di dimissioni, l’infermiera ha sottolineato la necessità di riposo, denunciando le difficoltà quotidiane affrontate nel servizio di emergenza territoriale. “Sono stanca di aggressioni e mobbing”, ha scritto, facendo riferimento non solo agli episodi di violenza da parte di pazienti e familiari, ma anche a dinamiche interne che hanno reso il clima lavorativo insostenibile.

Il 118 è da tempo al centro di polemiche per la carenza di personale, i turni estenuanti e il mancato riconoscimento del ruolo cruciale che infermieri e soccorritori svolgono nel sistema sanitario. Secondo le testimonianze raccolte, le difficoltà operative e organizzative hanno aggravato il senso di frustrazione tra il personale sanitario.

Mobbing e Stress Lavorativo: Un Fenomeno Diffuso

Il caso dell’infermiera di Salerno non è isolato. Studi recenti evidenziano come il mobbing e lo stress lavoro-correlato siano in crescita tra i professionisti sanitari. Un’indagine dell’ISTAT ha rilevato che circa il 30% degli operatori sanitaridichiara di aver subito forme di vessazione o discriminazione sul posto di lavoro. Il settore emergenza-urgenza è particolarmente colpito, con operatori sottoposti a turni estenuanti e a continui episodi di violenza.

La difficoltà nel denunciare tali episodi e la mancanza di misure di tutela efficaci portano molti lavoratori a dimettersi o a sviluppare patologie legate allo stress, come sindromi ansioso-depressive o burnout.

La Necessità di Interventi Strutturali

Il caso dell’infermiera del 118 di Salerno solleva interrogativi urgenti sulle condizioni di lavoro nel settore sanitario. Servono misure concrete per garantire la sicurezza del personale, rivedere l’organizzazione dei turni e contrastare il mobbing nelle strutture sanitarie.

Le istituzioni sono chiamate a rispondere a questa emergenza lavorativa, per evitare che altri professionisti della salute siano costretti ad abbandonare il loro lavoro a causa di condizioni insostenibili.