Stalker di dipendenti comunali condannato a due anni di reclusione

Spread the love

L’uomo accusato di stalking e molestie nei confronti di dipendenti comunali e di una giovane, ha patteggiato una condanna a due anni di reclusione.

Un uomo, accusato di atti persecutori nei confronti di alcune dipendenti comunali, ha patteggiato una condanna a due anni di reclusione. L’individuo, oltre a reiterate molestie nei confronti delle impiegate, era imputato anche per interruzione di pubblico servizio e violenza sessuale.

L’inchiesta ha rivelato un comportamento aggressivo e ossessivo nei confronti delle vittime, con minacce, appostamenti e richieste inaccettabili. Tra le frasi riportate durante le indagini, emerge una dichiarazione inquietante: “Voglio un figlio bianco”, che avrebbe pronunciato in più occasioni, aumentando il clima di paura tra le donne coinvolte.

Un quadro di molestie e violenza

Oltre agli atti persecutori nei confronti delle dipendenti comunali, l’uomo avrebbe molestato anche una giovane diciannovenne, aggravando il suo profilo criminale. Gli episodi hanno suscitato grande preoccupazione nella comunità locale, con le vittime che hanno denunciato un costante stato di ansia e timore per la propria sicurezza.

L’intervento delle autorità ha portato alla sua identificazione e successiva incriminazione. Durante il processo, sono stati presentati elementi di prova schiaccianti, tra cui testimonianze dirette e immagini di videosorveglianza che documentavano i comportamenti molesti dell’uomo.

Condanna e patteggiamento

Di fronte all’evidenza delle accuse, l’imputato ha scelto di patteggiare la pena, accettando una condanna a due anni di reclusione. Questa decisione ha permesso di evitare un processo più lungo e ha garantito un rapido riconoscimento della responsabilità del soggetto. Tuttavia, la comunità e le vittime restano in attesa di ulteriori misure per garantire che simili episodi non si ripetano in futuro.

Reazioni e misure di prevenzione

Il caso ha sollevato nuovamente il tema della sicurezza nei luoghi pubblici e di lavoro, evidenziando la necessità di misure più efficaci per la tutela delle vittime di molestie e stalking. Le istituzioni locali stanno valutando nuove strategie per garantire un ambiente più sicuro per le dipendenti comunali e per le donne in generale.

La vicenda rappresenta un monito sulla gravità di questi reati e sull’importanza di denunciare tempestivamente qualsiasi comportamento molesto o persecutorio, per permettere alle autorità di intervenire con rapidità e fermezza.