Il mobbing, definito come una serie di comportamenti vessatori e persecutori sul luogo di lavoro, rappresenta una piaga insidiosa per molti lavoratori. Spesso, quando un dipendente si trova vittima di mobbing, la prima istanza a cui viene suggerito di rivolgersi è il dipartimento delle risorse umane – HR. Tuttavia, questa soluzione apparentemente logica può rivelarsi paradossale e addirittura pericolosa, specialmente quando i perpetratori del mobbing sono i capi e/o altri responsabili aziendali.
Il ruolo dell’HR: teoria verso pratica
In teoria, l’HR dovrebbe fungere da mediatore imparziale, un’entità dedita alla protezione e al benessere dei dipendenti. Dovrebbe essere il baluardo contro le ingiustizie e i comportamenti scorretti, fornendo supporto e soluzioni per risolvere i conflitti. Tuttavia, in pratica, il dipartimento HR è spesso strettamente legato alla gestione aziendale e può essere influenzato da dinamiche di potere interne.
Il paradosso del supporto
Quando il mobbing è perpetrato dai capi o da altri responsabili aziendali, rivolgersi all’HR può diventare un boomerang. Gli stessi responsabili del mobbing potrebbero avere un’influenza diretta sull’HR, compromettendo l’imparzialità del dipartimento. In questi casi, il tentativo di cercare aiuto può trasformarsi in una situazione ancora più difficile e pericolosa per la vittima. La denuncia potrebbe non solo cadere nel vuoto, ma potrebbe anche portare a ritorsioni, peggiorando ulteriormente la situazione del dipendente.
La protezione dell’azienda
Spesso, l’HR si trova in una posizione delicata, dovendo bilanciare gli interessi dei dipendenti con quelli dell’azienda. In contesti in cui l’azienda, o meglio i suoi rappresentanti di alto livello, sono i perpetratori del mobbing, l’HR potrebbe essere incline a proteggere l’azienda piuttosto che il singolo dipendente. Questo avviene perché il riconoscimento di pratiche di mobbing all’interno dell’azienda potrebbe portare a conseguenze legali, danni alla reputazione e problemi finanziari. Allo stesso tempo, HR avrebbe interesse diretto a nascondere le proprie omissioni, precedenti o attuali, nella difesa del lavoratore.
Il mobbing anche da parte di HR
Un ulteriore rischio per il lavoratore che decide di rivolgersi all’HR in queste circostanze di peggiorare la situazione di mobbing. Il lavoratore, nel tentativo di denunciare il mobbing, subisce così ulteriori abusi o ingiustizie da parte di coloro che dovrebbero proteggerlo. La vittima potrebbe essere accusata di insubordinazione, prestazioni lavorative scadenti, comportamenti illeciti, e/o potrebbe essere isolata ulteriormente dai colleghi.
Strategie alternative
Viste le difficoltà e i rischi associati al rivolgersi all’HR in queste situazioni, è essenziale che i lavoratori conoscano altre strategie di difesa:
- Documentazione meticolosa: Tenere un registro dettagliato di tutti gli episodi di mobbing, includendo date, orari, luoghi e testimonianze, può essere cruciale in caso di azioni legali.
- Aiuto esterno: Rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto del lavoro può offrire la prospettiva esterna più imparziale, fornendo al contempo protezione legale.
- Sindacati e associazioni: I sindacati e le associazioni di categoria possono offrire supporto e consigli preziosi, agendo come intermediari tra il lavoratore e l’azienda. In certi casi, purtroppo, alcuni referenti sindacali solidali con i dipendenti o i manager che attuano i comportamenti mobbizzanti, potrebbero però essere perfino omertosi, se non parti attive del mobbing verso il lavoratore.
- Servizi di consulenza e supporto: alcune aziende e associazioni offrono servizi di consulenza esterni che possono fornire supporto psicologico e legale ai dipendenti vittime di mobbing.
Conclusione
Rivolgersi all’HR in caso di mobbing può sembrare la strada più logica, ma quando i responsabili del mobbing sono i capi o altri responsabili aziendali, questa scelta può essere paradossale e pericolosa. È fondamentale che i lavoratori conoscano i rischi e valutino attentamente tutte le opzioni disponibili, cercando supporto esterno quando necessario per proteggere la propria salute mentale e il proprio benessere lavorativo.